1. street photography.
Non so se considerarlo un vero e proprio capitolo. Di fatto ho iniziato a scrivere i miei pensieri sulla Street Photography con la voglia di condividerli e confrontarli con le esperienze comuni. La Street è un genere vasto, interpretabile, e soprattutto soggetto alle proprie esperienze, situazioni sociali, culturali, di vita vissuta. Vedo difficile racchiudere la street in un contenitore come quello rappresentato da un capito scritto, ma ci provo! Buona lettura!
Partiamo subito dalla definizione "pubblica" che si può trovare ad esempio, su Wikipedia: La street photography ("fotografia di strada") è un genere fotografico che vuole riprendere i soggetti in situazioni reali e spontanee in luoghi pubblici al fine di evidenziare aspetti della società nella vita di tutti i giorni.
Tuttavia, la street photography non necessita la presenza di una strada o dell'ambiente urbano. Il termine “strada” si riferisce infatti ad un luogo generico ove sia visibile l'attività umana, un luogo da osservare per catturarne le interazioni sociali. Di conseguenza il soggetto può anche essere del tutto privo di persone o addirittura un ambiente dove un oggetto assume delle caratteristiche umane. Molti fotografi di strada proprio per questo tipo di reportage sociale rientrano in quella che è stata definita: scuola umanista. L'inquadratura e il tempismo sono degli aspetti chiave di quest'arte; lo scopo principale, infatti, consiste nel realizzare immagini colte in un momento decisivo o ricco di pathos.
In alternativa, uno street photographer può ricercare un ritratto più banale di una scena come forma di documentario sociale. Molto di quanto oggi rientra sotto il nome street photography venne definito nell'epoca che copre la fine del XIX secolo fino alla fine degli anni settanta, un periodo che vide la progressiva affermazione delle macchine fotografiche portatili.
Durante il corso della propria evoluzione, la street photography ha fornito una testimonianza assai ampia e dettagliata della cultura di strada. L'avvento della fotografia digitale, unita alla crescita esponenziale della condivisione di foto tramite Internet, ha gradualmente ampliato la consapevolezza del genere e di coloro che praticano la street photography. Pensando quindi alla street photography, si può dire che è un genere enormemente vasto, e che riguarda praticamente tutti gli aspetti della vita e della natura umana. Siccome riguarda gli aspetti della vita comune, di solito non riporta situazioni posate o manipolate, nel senso di organizzato e costruito appositamente per realizzare quello scatto. E ovviamente poi la Street Photography, non è realizzata per forza per strada, ma può essere ripresa dentro un locale, in un giardino, in campagna...
La Street Photography probabilmente, in questi ultimi anni dove la diffusione della fotografia digitale è enorme, l'unico genere dove la tecnica è sì importante, ma non fondamentale come, per esempio, nella fotografia di paesaggio. In una street una non perfetta composizione, un po' di grana o un leggerissimo sfocato, viene comunque perdonato - ma è anche vero che la mancanza di tecnica, potrebbe farci perdere la possibilità di realizzare uno ottimo scatto street.
Uno degli aspetti che secondo me è importantissimo nella Street è l'etica del fotografo. Partiamo dal presupposto che la Street per sua definizione, è un genere fotografico invadente, e quasi sempre non abbiamo il permesso di fotografare le persone prima di farlo (e spesso neanche dopo). E spesso, quando fotografiamo qualcuno, quel qualcuno si potrebbe infastidire. A qualcuno piacerà e ci regalerà una espressione o un sorriso che daranno valore aggiunto alla nostra foto, ma ad altri darà veramente fastidio. Io aggiungo che sempre evito di fotografare ovviamente situazioni di disagio, senza tetto, comunque in situazioni dove la dignità della persona deve essere secondo me rispettata.
Cerchiamo quindi di capire perché ci piace questo genere di fotografia. Io faccio street perché' mi piace la gente, mi piace esplorare la cultura e la città, la sua vita. E la fotocamera mi permette di portare a casa con me, questi ricordi, i volti di sconosciuti con i quali ho condiviso un luogo, un momento, senza alcun altro contatto tra noi. E poi ho comunque una memoria storica, documentando comunque i cambiamenti nel "piccolo" della mia vita.
Considerando quanto appena detto, quindi, possiamo dire che spesso potremmo avere timore (se non paura) di fotografare le persone intorno a noi. Spesso saremo portati a pensare " e se si accorge che lo sto fotografando? Mi ha visto? Si è infastidito? E se reagisce? “
Con il tempo e con l'esperienza ho capito che alla fine, non sto facendo nulla di male, e quando mi viene chiesto cosa io stia facendo, cerco sempre di mostrarmi sicuro di me e a mio agio. Dico tranquillamente che sto fotografando, che magari sto realizzando un progetto culturale o sociale, per studio, e soprattutto che lui (o lei o loro) sono un soggetto favoloso in quel momento! Se succede che non si convincono, mi scuserò dicendo che non volevo arrecare disturbo e che se vogliono posso tranquillamente cancellare la foto che li ritrae. Fino ad ora non ho mai dovuto cancellare una foto. Sono comunque dell'idea che se qualcuno ci scopre, non conviene mai polemizzare, irrigidirsi, scontrarsi. ma secondo me conviene ammetterlo candidamente anche se legalmente nessuno può impedirci di fotografare per strada. Io cerco sempre di non entrare in conflitto con l'altra parte perché' purtroppo è convinzione comune che sia sbagliato fotografare gli estranei e quindi più cerchi di difenderti e più alimenterai questa convinzione.
Teniamo presente anche che se facciamo bene la Street, la maggior parte delle persone non si accorgerà mai che tu stai scattando foto. Quindi partendo da questo principio, più cerchi di nasconderti più sembrerai sospetto e più attirerai attenzione da parte di chi ti sta intorno. Più sei scontato e "visibile" e più le persone penseranno che tu non stia facendo nulla di male.
Al di là poi dei diritti legali, che ovviamente non sono in grado di affrontare - non venderei mai una foto dove ritraggo persone e non le pubblicherei in nessun caso se si potesse insinuare qualcosa di non veritiero o lesivo della dignità - posso comunque dire che ci sono luoghi in cui è più facile fare street e altri no. In una città turistica, ad esempio, la gente è sicuramente abituata a vedere macchine fotografiche.
Con l'esperienza non solo di fotografo poi, ma soprattutto con l'esperienza dell'età, si comincia anche ad essere in grado di capire meglio chi abbiamo davanti, riuscendo a valutare di istinto se chi abbiamo davanti sia un tipo arrabbiato (o che potrebbe arrabbiarsi) piuttosto che una persone socievole e quindi disponibile oppure addirittura talmente distratta da aiutarti a non farti scoprire. Usiamo quindi istinto ed esperienza anche per decidere di non scattare una fotografia e aspettare la "prossima".
Direi a questo punto che un primo consiglio potrebbe proprio essere "trova un buon posto e aspetta." Si, cerchiamo una buona posizione e iniziamo ad aspettare. facendo così ci può concentrare sulla scena, sulla luce, e potremmo essere pronti a scattare. Inoltre se tu sei in attesa, saranno le persone ad entrare nel tuo spazio e non tu ad invadere il loro, tu sarai a tuo agio e molto probabilmente loro non si accorgeranno di nulla. Indipendentemente se siamo in attesa o ci muoviamo, ho imparato con il tempo che è importantissimo, fondamentale, non abbassare mai la macchina fotografica dopo aver scattato.
Questo è gesto che fa scattare i campanelli d'allarme a tutte le persone che sono intorno a noi. Penseranno tutti che hai scattato una foto proprio a loro! Forziamoci quindi a non abbassare mai la fotocamera dopo aver scattato, ma manteniamola sollevata come se stessimo ancora scattando fino a che il soggetto non è uscito dalla scena. Chiunque, in questo modo, non penserà mai di essere un soggetto di una fotografia, ma probabilmente penserà di averti dato anche fastidio invadendo la tua foto.
Come per qualsiasi genere fotografico, non ci sono impostazioni magiche o predefinite per fare street. Di solito, per riprendere bene tutta la scena e per evitare difficoltà di messa a fuoco, si tende ad usare un diaframma chiuso (direi un f/8) e velocità di scatto veloci visto che le situazioni sono praticamente sempre con soggetti che si muovono. Per gli iso invece si possono tranquillamente alzare, la presenza di un po' di "rumore" nelle foto street non è considerato un problema. Anche per la modalità di scatto, vale come ognuno si trova più comodo, io nella street preferisco la modalità a Priorità Tempi durante il giorno.
Ovviamente nulla mi impedisce di cambiare ed usare Priorità di Diaframma quando voglio una profondità di campo ridotta oppure quando diventa scuro.. per arrivare anche ad usare la modalità Manuale ad esempio durante la notte.
Per quanto riguarda la composizione, ovviamente essere perfetti, nella street, è molto difficile. Sicuramente più si riesce a valutare la scena prima di scattare più si riescono ad organizzare gli elementi nella nostra foto. Dobbiamo però sempre tenere a mente che in questo genere di fotografia è sì importante il soggetto, o il gesto, ma è importante anche l'ambiente o il contorno. Dobbiamo allenarci molto a trovare una relazione tra tutti gli elementi che abbiamo davanti. Un altro punto che si aggiunge all'aspetto compositivo e tecnico, è relativo all'illuminazione.
Un fotografo street deve sempre tenere d'occhio le fonti di illuminazione, in che modo la luce colpisce il soggetto, come colpisce lo sfondo, e quanto differenti siano tra loro le fonti luminose presenti. Anche per l'illuminazione, non c’è una preferenza, si possono fare ottime street con la luce dura del giorno, come al tramonto o all'alba, e con le poche e concentrate luci nella notte. Personalmente poi sconsiglio assolutamente l'uso di flash, non perché' non si possano usare, ma perché' ritengo snaturino l'essenza stessa della street, ovvero non interagire volutamente con l'ambiente, con la situazione, con il soggetto, e ovviamente se "spariamo" un flash se ne accorgono subito tutti..
Per finire voglio soffermarmi su alcuni consigli per la fotografia street a partire dal cercare di concentrarsi sulle espressioni facciali e sui gesti espliciti. Una fotografia con gente che cammina o sta ferma in una piazza, senza alcun gesto particolare, senza alcuna espressione, sorriso, non sarà quasi candidata per una buona street.
Per nostra natura (umana) riconosciamo sempre le sensazioni degli altri proprio dalle loro espressioni. Quindi prima di iniziare a scattare iniziamo a prestare attenzione alle espressioni facciali e corporali delle persone.
Altro consiglio che mi sento di inserire qui è quello di cercare le imperfezioni, Come detto prima, la foto street può non essere tecnicamente perfetta, e l'imperfezione nella composizione, nella tecnica, spesso ci aiuta a far sembrare il momento molto più naturare, improvviso, spontaneo.
Ah, dimenticavo… Una fase fondamentale della Street è la parte di post-produzione delle nostre foto. Più tempo si dedicherà alla post-produzione e più secondo me sarà chiaro cosa andare a cercare quando si sta fuori a scattare. Ma anche nella fase di post-produzione è necessario sempre tenere ben presente lo scopo principale della street, ovvero il suo realismo. Foto post prodotte male, o esagerate, risulteranno finte, di fatto annullando lo spirito intrinseco della street.
Per finire un consiglio per una cosa che non ho mai smesso di fare. Osservare il lavoro degli altri fotografi street.
Serve per trarre ispirazione, capire cosa ognuno di noi vuole fare. Guardare come lavorano gli altri fotografi di città o delle zone rurali. Leggere tantissimi libri sull'argomento. Soprattutto concentrarsi sui fotografi i cui lavori non piacciono. Servirà per capire come ci si approccia a contesti diversi, culture diverse, che posizione usa il fotografo, e si potrebbe anche cambiare completamente opinione, trarre insegnamenti, avere spunti diversi e completamente nuovi o continuare semplicemente a non farselo piacere.
Chiudo con un elenco di fotografi (quelli che mi vengono in mente così al volo) che secondo me potrebbero essere utili come riferimento in questo genere di fotografia.
Alex Webb
Bruce Davidson
Bruce Gilden
Daido Moriyama
Elena Levitt
Elliott Erwitt
Garry Winogrand
Henri Cartier-Bresson
Joel Meyerowitz
Lee Friedlander
Mary Ellen Mark
Martin Parr
Saulo Leiter
Vivian Maier
Walker Evans
William Eggston
Vi saluto semplicemente dicendo di prendere la macchina fotografica e uscire, anche vicino casa. Non c'è bisogno di posti strani, esotici o lontani, né di fotocamere da migliaia di euro e lenti super specifiche, super nitide o costosissime. Bisogna invece imparare semplicemente ad osservare, osservare, osservare..